Leoncavallo

Spazio Pubblico Autogestito

Associazione Mamme Antifasciste del Leoncavallo

Chi sono

L’Associazione Mamme Antifasciste del Leoncavallo nasce come risposta diretta all’assassinio, il 18 marzo 1978, di Fausto Tinelli e “Jaio” Lorenzo Iannucci, due giovani frequentatori del Leoncavallo uccisi da fascisti a pochi passi dallo spazio sociale.
Il gruppo prende forma in modo spontaneo e immediato, per tenere viva la memoria, contrastare l’oblio e opporsi ai tentativi di archiviazione del caso da parte della magistratura.

Nel tempo, le Mamme diventano un punto di riferimento costante nella storia politica e sociale del Leoncavallo e dei centri sociali autogestiti.


Nascita e trasformazioni dell’associazione

  • Anni ‘80 – Il gruppo di madri e familiari inizia a lavorare attivamente per difendere l’esperienza dei centri sociali e la memoria di Fausto e Jaio.
  • Marzo 1992 – Si formalizza come Associazione Mamme Antifasciste per i Centri Sociali Autogestiti, con l’obiettivo di facilitare la regolarizzazione delle attività del Leoncavallo e aprire una vertenza con le istituzioni a tutti i livelli.
  • 2003 – L’associazione si rinnova diventando Associazione Mamme del Leoncavallo – Onlus.
  • Dal 2018 – È in corso l’adeguamento alla nuova normativa sul Terzo Settore.

Nel 2004 la Provincia di Milano conferisce alle Mamme un Premio Isimbardi “per il grande impegno per i diritti dei più deboli”, riconoscendo il lavoro svolto con detenuti, persone senza casa, migranti, e in generale con chi vive situazioni di marginalità.


Valori e scopi dello statuto

L’associazione si muove dentro la storia e i valori del Leoncavallo, con alcuni principi cardine:

  • antifascismo, antirazzismo, antisessismo, antiproibizionismo
  • solidarietà e mutuo aiuto
  • partecipazione e democrazia dal basso
  • scambio di conoscenze e competenze
  • attenzione alla sostenibilità sociale, economica e ambientale

Tra gli scopi dello statuto:

  • facilitare il rapporto tra generazioni
  • sostenere persone e gruppi in condizioni di fragilità o rischio di esclusione sociale
  • promuovere una cultura civica e di partecipazione
  • consolidare legami sociali e comunitari
  • attivare processi di inclusione e percorsi di auto-organizzazione

Attività principali

Nel corso degli anni l’Associazione Mamme Antifasciste ha sviluppato un lavoro ampio e ramificato, che tiene insieme memoria storica, solidarietà concreta e intervento politico.

Memoria, diritti e centri sociali

  • Organizzazione di incontri, dibattiti e proiezioni per difendere l’esperienza dei centri sociali come luoghi di socialità, cultura e conflitto, non come “emergenze da reprimere”.
  • Produzione di materiali video, libri e iniziative pubbliche per impedire l’archiviazione dell’inchiesta sull’omicidio di Fausto e Jaio e contrastare l’oblio.

Accoglienza e sostegno alle persone in difficoltà

  • Accoglienza di persone a rischio di esclusione sociale, migranti e non, con:
    • sostegno nel reinserimento socio-lavorativo
    • raccolte fondi
    • ospitalità temporanea
    • supporto nella ricerca di casa
    • facilitazione di ricongiungimenti familiari
    • accompagnamento legale e orientamento ai servizi del territorio
  • Organizzazione di corsi di italiano, inglese e informatica per favorire integrazione e autonomia.

Solidarietà internazionale

  • Progetti a sostegno dell’infanzia (anche in collaborazione con Assopace di Milano).
  • Iniziative di solidarietà verso:
    • popolazioni migranti e minoranze etniche (popoli curdi, rom, sinti…)
    • esperienze di lotta come le Madres de Plaza de Mayo in Argentina
    • comunità indigene del Chiapas (Messico), anche tramite carovane e raccolte fondi per ambulanze, materiale sanitario, infrastrutture di base.
  • Raccolte fondi e supporto per l’acquisto di ambulanze e materiale sanitario destinato a Cuba.

Diritti, salute e autodeterminazione

  • Iniziative di solidarietà verso persone detenute, con invio di materiali, corrispondenza e supporto alle lotte in carcere.
  • Adesione a campagne internazionali contro la tortura e la pena di morte, e in difesa di figure simboliche come Silvia Baraldini, Leonard Peltier, Mumia Abu-Jamal.
  • Campagne di informazione e prevenzione su:
    • diritti delle donne e contraccezione
    • malattie sessualmente trasmissibili e HIV/AIDS
    • uso e abuso di sostanze e riduzione del danno
      spesso in collaborazione con realtà come LILA e collettivi di sex workers.

Cultura, memoria e territorio

  • Organizzazione di mostre d’arte e iniziative culturali con artisti emergenti e di fama internazionale;
  • attività pubbliche per la diffusione della memoria storica (presentazioni di libri, dibattiti con ex partigiani, associazioni della Resistenza, fondazioni, reti antifasciste).
  • Partecipazione a commemorazioni ufficiali e ricorrenze istituzionali legate all’antifascismo, alla Resistenza, ai diritti umani.

Un presidio politico e sociale permanente

L’Associazione Mamme Antifasciste del Leoncavallo è molto più di un “comitato memoria”: è un presidio politico, sociale e affettivo che attraversa la storia del Leoncavallo e di Milano.

Tenendo insieme:

  • la memoria viva di Fausto e Jaio
  • la difesa dei centri sociali autogestiti
  • l’accoglienza concreta verso chi è ai margini
  • la solidarietà internazionale

le Mamme contribuiscono a definire l’identità stessa del Leoncavallo come spazio pubblico autogestito, radicato nel territorio e aperto al mondo.